martedì 5 aprile 2016

Peter Eisenman,Blurring,Casa Guardiola

A distanza di cinque anni dal ciclo di case numerate, Eisenman progetta una casa unifamiliare,Casa Guardiola a Santa Maria del Mar,sulla costa spagnola di Cadice. Siamo nel 1988 e viene introdotta per la prima volta una nuova tecnica chiamata "Blurring".
Questa tecnica nasce come soluzione ad un vecchio problema architettonico: la rappresentazione del movimento.
Il concetto di movimento è legato alla rivoluzione einsteniana : lo spazio è tempo,dunque lo spazio si misura con il tempo (vd. gli anni luce).
Le prime architetture che tentano di affrontare il tema del movimento sono quelle di sant'Elia ma il vero risultato si raggiunge con la Bauhaus di Gropius, viene eliminata l'idea di prospettiva e i piani di visione risultano così frantumati (come se fossero inquadrati da una cinepresa su un carrello mobile), non esistono punti di vista privilegiati e l'edificio è percepibile solo attraverso il movimento.

Dopo il 1925 il concetto di architettura in movimento viene messo da parte e non avrà sostanziali sviluppi fino a quando non lo riprenderà Eisenman.
Il movimento non viene più interpretato ma diviene fonte di "ispirazione concettuale".
Le origini risiedono nelle opere futuriste di Giacomo Balla e di Marchel Duchamp agli inizi del '900.













Il movimento nei due dipinti è dato da una serie di sovrapposizioni della figura,un fotogramma scattato più volte e sovrapposto.

Tornando a Casa Guardiola possiamo notare che intervengono una serie di suggestioni: nella descrizione del progetto Eisenman si rifà al concetto di Topos legato all'urbanistica militare romana per spiegare come oggi questo principio debba far fronte con una realtà molto più complessa dove al concetto di luogo si associa quello di non-luogo.

Ciò rimanda al concetto platonico di Chora:

"Chora riceve ogni cosa, senza mai prendere la forma degli oggetti che ne diventano èarte. E' fatta per essere un modello per tutte le cose,che prende la forma di ciò che riceve; ed è per questo che sembra ogni volta diversa"

"Chora interagisce con i proprio contenuti essendo allo stesso tempo un qualcosa di distinto da loro. Si realizza all'interno di un continuo divenire mentre l'asimmetria è causa del moto e del cambiamento"
approfondimento concetto di chora:
http://www.digicult.it/it/digimag/issue-055/chora-platonica-and-digital-matrix/

Casa Guardiola è situata vicino al mare e il concetto di chora è riscontrabile nelle tracce che lascia il mare sulla sabbia,il movimento delle onde del mare sono la registrazione di un movimento che poi sarà cancellato e riscritto (come il palinsesto).

Dal motivo "dondolante" prende forma la casa attraverso la forma geometrica di una L duplicata e ruotata nello spazio tridimensionale; si ricavano così forme  in negativo e positivo che, attraverso la geometria booleana, di volta in volta, decidono sottrazioni o addizioni da operare,creando spazi e percorsi. L'idea si trasforma in un processo generativo.




video esplicativo del processo costruttivo : https://www.youtube.com/watch?v=JAH97LcQ2Cs



Peter Eisenman. Il decostruttivismo ,il Guggenheim di Bilbao.

Spessore teorico.

Influssi principali:
1) "The formal Analysis of Modern Architecture",tesi di dottorato basata sull'analisi esclusivamente formale degli edifici,dove si rivendica la centralità dei processi linguistici e sintattici che presiedono l'opera.

2) Arte concettuale. Volta ad una scarnificazione delle forme; una ricerca dell'essenziale in chiave enigmatica (vd. "Notes on Conceptual Architecture.Towards a Definition",1969)

3) Micheal Foucault. Filosofo e psicologo a cui Eisenman fa riferimento nell'affermare che non c'è stata nessuna rivoluzione nell'architettura moderna perché come nel Rinascimento l'uomo gode ancora della sua centralità.
La riflessione dell'arte va spostata fuori dall'uomo. (Modernismo= Rottura centralità umanistica)
Ciò vuol dire che l'oggetto architettonico deve esistere di per sé,rispondere a delle sue leggi interne e non deve derivare da un contenuto umano.

L'architettura diviene un "testo",o meglio "la struttura formale di una narrazione" dove la scrittura ex novo e riscrittura critica si identificano.

Le Case.

Eisenman è consapevole che la merce del mondo occidentale è la conoscenza. Tale merce va formalizzata, rendendo espliciti i meccanismi dell'opera. 
Da qui nasce una nuova formula : Cardboard architecture ovvero "Architettura di carta".

Le case che inizia a progettare dal 1967 rispondono a questa accezione,non tanto per la loro effettiva leggerezza dell'aspetto ma per il substrato concettuale con cui sono state realizzate.

Il linguaggio che assume in questa ricerca lo riprende dal Razionalismo di Terragni, con attenzione particolare a 2 opere: la Casa del Fascio e Casa Giuliani Frigerio. 
Dalla prima riprende il processo di estrazione della materia e la stratificazione verso l'interno.
Dalla seconda riprende il movimento dall'interno verso l'esterno con una esplosione delle parti.
 
Lavorando su questa tensione nasce House II:
dalla casa del fascio riprende il quadrato in pianta che viene compresso in alzato nello stesso rapporto di 1/2 adoperato da Terragni.
Il semicubo che genera non è più stereometricamente compatto perché viene modulato in 9 quadrati che vengono abitati lungo una L e lasciati liberi nella doppia altezza della corte interna.
















  • stratificazione dei volumi
  • scalettamento dei cubi a "L"
  • slittamento e sovrapposizione dei moduli quadrati
  • perimetrazione esterna
  • telaio come piano astratto,struttura trasparente che trattiene l'esplosione dei piani
all'esplosione si contappone un 'implosione,la ricerca dell'architettura su sé stessa prima che sul mondo.

Il Palinsesto.

Il concetto di palinsesto, "raschiato di nuovo", si basa su una serie di stratificazioni geografiche e su una rilettura critica e dinamica delle situazioni urbane.

Con il Post-Modernismo si è avuta una ricerca basata sull'estetica e sul contesto ma non eseguite nel modo giusto,queste due componenti sono state schiacciate, "appiattite" da ambientamenti nostalgici e storicisti. 
Eisenman rimane escluso da questa ricerca e tenta una nuova strada:lo
Sterro archeologico.Ovvero disseppelisce la storia dei luoghi, scoprendo geometrie abbandonate,perdute o soltanto immaginate.
 Lo strumento di cui si avvale per tale operazione è il tracciato : una serie di reticoli spaziali ordinatori,griglie complesse e stratificate come in un palinsesto(rotolo di pergamena o libro che è stato scritto,cancellato e riscritto nuovamente).

Il layer.

Nel progetto per l'area di Cannaregio,area abbandonata e sottoutilizzata,Eisenman organizza il progetto attraverso una serie di griglie e giaciture,una griglia concettuale che organizza l'insieme degli spazi e degli edifici.

Si innesta un ragionamento stratificato che parte dall'idea architettonica di layer,cioè sottosistemi autonomi con una propria logica,funzione,giacitura che sovrapposti con gli altri creano il progetto d'insieme.

Il contesto non è più l'ambientazione storicista ma la fonte di uno studio radicato,stratificato che dal passato si proietta nel futuro. (temi che emergeranno nel suo primo progetto di una nuova fase.

Il between.

Wenner Center for Visual Art a Columbus,1989.





















-Luogo inventato conficcando la costruzione tra due edifici,l'auditorium e il museo
-Caratteristica di percorso rampa

Questa costruzione- percorso trasforma lo spazio di risulta nel fulcro simbolico e funzionale attraverso una maglia reticolare tridimensionale; è qui che l'idea dello spazio "tra" le cose emerge come strategia progettuale,un'operazione che si contrappone allo spreco di nuove aree.


1988-2000

 Dalla mostra del decostruttivismo al Guggenheim di Bilbao.

Nel 1988 Philiph Johnson e Marck Wigley aprono una mostra dal titolo " Deconstructivism Architecture" basata sul lavoro di sette personalità : 
P.Eisenman, Z.Hadid ,F.Gehry, C. Himmelblau, B.Tschumi, D.Libeskind e R.Koolhaas.

L'operazione della mostra porta l'architettura in una nuova direzione,frammentata,dinamica,anticlassica. Il titolo riprende il pensiero post-strutturalista,decostruttivista del filosofo francese Jacques Derrida, ovvero l'attenzione viene riportata al testo non più come una serie di meccanismi chiusi in sé stessi ma aperti verso l'esterno.
Ciò porta a nuove chiavi di lettura destabilizzanti, dove il vecchio,il preesistente,la norma classica e convenzionale non si annulla ma cambia completamente significato.

Inoltre il suffisso "ismo" apre la possibilità ad un nuovo stile che ha grande impatto sui media e aziona un processo su larga scala sull'architettura a venire.

Intanto il sistema della geopolitica mondiale cambia....Gorbacev introduce il concetto di glasnot,"trasparenza" e dunque l'eliminazione della censura e la libertà dell'informazione.
Il 9 novembre 1989 crolla il muro di Berlino,si apre una nuova epoca che porterà alla dissoluzione dell'Unione Sovietica (1991). Cambiano le geografie e i confini (vd. la Russia,la Cecoslovacchia,Iraq) e il mercato si amplia e di conseguenza anche l'economia.

Libeskind-Berlino.

Libeskind in questi anni non è definibile usando canoni tradizionali,vive dentro più culture e discipline,dalla musica all'arte,alla filosofia. Nella metà degli anni '80 realizza una serie di grandi congegni,delle macchine astratte delle specie di partiture musicali che lavorano sulla forza della linea.












City Edge,edificio ad andamento lineare,multifunzionale nel programma. Qui viene reinterpretato il concetto di stratificazione e di layer di Eisenman sui palinsesti,anche se qui il layer assume una forza drammatica nella rappresentazione di un mondo lacerato.
















Museo Ebraico di Berlino,qui la linea diviene spezzata e obliqua. Il percorso che parte dal museo preeesistente è a zig-zag,chi visita il museo scende e poi sale tra le fratture alternate da spazi a tutta altezza. La comunicazione in questo caso non è facile,non asseconda i consumi della società di massa,non si può esemplificare in un'etichetta.

Steven Holl.

Holl spinge la sua ricerca su un forte interesse fenomenologico,il progetto deve basarsi su esperienze dirette,fisiche e psicologiche.













Il Museo Kiasma(1993-98)a Helsinki,il progetto è composto da due corpi intersecati,uno rettilineo e uno curvilineo a galleria. L'idea base del progetto è un'immagine metaforica(il chiasma) che organizza gli spazi e i percorsi e che da nome al museo stesso,riversandolo nella società dell'informazione.

Miralles e Pinòs, Biosphere 2.













Progetto realizzato nel deserto dell'Arizona tra l'89 e il 91. L'ideatore principale è un geologo,John Allen,l'idea è quella di creare un progetto a immagine e somiglianza della biosfera terrestre,formato da sette biomi per sperimentare modalità future di vivere nello spazio e per brevettare sistemi e tecnologie per il riciclo del 100% di acqua,resti umani e animali.

L'architettura diventa autonoma nel proprio ciclo vitale ed energetico.


Calatrava,il movimento.

Santiago Calatrava ha introdotto un tema centrale e nuovo: il movimento reale delle strutture
(es:il Ponte sul Garrone in Francia) Sia che le sue costruzioni si muovono effettivamente sia che esse siano ferme suggeriscono sempre la possibilità del movimento.

Bernard Tschumi,"lo spazio tra i due".

L'architettura in questa fase non nasce più pura,nuova ma è attraversata dal già esistente. L'opera che meglio rappresenta questo concetto è il Centro Le Fresnoy.













Tschumi,sovrapppne ai capannoni preesistenti un secondo tetto,creando un nuovo immaginario dato dagli spazi interstiziali. Luoghi dove la prospettiva diventa disarticolata,dinamica,frammentata.
L'in-between di Eisenman,introdotto con il Wexner Center,assume un'altra declinazione che si basa sulle relazioni tra l'esistente e il nuovo,tra il passato industriale e il presente elettronico: movimenti rigidi ci un corpo meccanico e movimenti fluidi legati all'informazione.

Si muove su questa logica sintattica Eisenman con l'Arnoff Center,centro per le arti.

Peter Eisenman,Arnoff Centro per le arti.

L'idea di base è semplice: alla struttura a zig-zag esistente aggiunge un'altra ad andamento ondulatorio che contiene le nuove attrezzature.
Entrambe le geometrie vengono duplicate e ruotate,nasce così un moto ondulatorio doppio che gioca con incastri,sottrazioni e intersezioni.














Frank Gehry,l'urbanscape.


Il Museo di Bilbao è tra le opere più importanti della fine del Novecento per due punti fondamentali:
1) La traiettoria
2)L'immagine metaforica

La prima riprende l'andamento dei temi dinamici della plastica futurista nell'articolazione dei corpi di fabbrica. La seconda riprende il punto di vista sociale che ha assunto il Museo come nuova chiesa,dunque luogo di attrazione,di pellegrinaggio e quindi di consumo sociale.

L'architettura diviene un fatto urbano,un urbanscape,la concatenazione tra i corpi creano piazze,banchine attrezzate,luoghi per la gente. L'acqua stessa del fiume è plasmata insieme all'architettura.